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Sempre Natale

La pigna e l'Elfo del Natale


È tra le decorazioni più diffuse e amate per abbellire il nostro albero di natale. Rossa, blu, oro o argento, ovviamente in vetro soffiato, la pigna è utile per riempire gli spazi e donare un tocco di colore al nostro abete. Molti pensano che il suo utilizzo sia legato all'albero stesso che la produce, invece, c'è una leggenda che la lega indissolubilmente al Natale.

La tradizione ci catapulta in un tempo imprecisato, in una freddissima notte di Natale tra le foreste della Germania. In una piccola casa troviamo una famiglia stretta a proteggersi dal gelo e senza nulla da mangiare. L'inverno quell'anno si preannunciava rigidissimo e le scorte di cibo erano già finite. La mamma e i due piccoli erano rimasti da soli nella capanna, il papà era uscito nella vana speranza di trovare un po' di cibo per i bambini. Anche il piccolo fuoco ormai si stava spegnendo. La giovane mamma presa dalla disperazione decise di andare nella foresta con la speranza di raccogliere qualche pigna da ardere per sopravvivere alla notte.

La giovane donna si inoltrò tra gli alberi ma subito si accorse che le pigne scarseggiavano. Raccolse quelle che poteva e, sconsolata, si apprestava a tornare alla capanna quando un Elfo apparve sul cammino. Sorridente e luminoso la creatura fatata chiese alla donna cosa facesse lì al freddo in una buia foresta. La donna disperata raccontò lo scopo della sua uscita notturna. L'Elfo ascoltò in silenzio e le consigliò di recarsi nella seconda foresta, quella un po' più distante: lì avrebbe trovato tante pigne. La giovane mamma, seppur allo stremo, decise di ascoltare il consiglio dell'Elfo e si inoltrò nuovamente nella foresta. Giunta nella seconda foresta la donna si accorse che la situazione non cambiava molto, poche pigne e nient'altro. Sconfortata fece una pausa per riprendere le forze prima di tornare indietro. Si sedette sul cesto sotto un albero quando fu spaventata da un forte rumore: decine e decine di pigne caddero ai sui piedi. La giovane le raccolse in tutta fretta e tornò di corsa alla capanna contenta di aver recuperato il necessario per riscaldarsi. Lungo il tragitto, però, avvenne una magia: dodici pigne si tramutarono in argento purissimo, una fortuna. Un prodigio che cambiò radicalmente la vita della famigliola, da quel momento non avrebbero più sofferto la fame e il freddo ma si sarebbero potuti permettere una casa vera e cibo a volontà. Da quel giorno possedere una pigna è diventato sinonimo di buona fortuna

. Non resta quindi che riempire il vostro albero di tante pigne, la fortuna non è mai abbastanza!

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